Clinton sbraita: “La vittoria di Trump sarebbe un regalo per il Cremlino”

 

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“Se Trump riesce a vincere, sarà come un regalo di Natale per il Cremlino, con un’America meno sicura ed un mondo più pericolo”. E’ quanto ha detto Hillary Clinton in un discorso pronunciato alla Stanford University, in California, attaccando il miliardario newyorkese, e anche l’altro candidato repubblicano, Ted Cruz, per le affermazioni “irresponsabili” sul fronte della politica estera che rischiano di allontanare i più stretti alleati degli Stati Uniti, demonizzare gli islamici e rafforzare la Russia.

Parlando della lotta al terrorismo, e della risposta agli attacchi di Bruxelles, Clinton ha poi sottolineato che “ci troviamo di fronte ad un avversario che costantemente si adatta ad operare in teatri multipli, quindi la nostra risposta deve essere agile ed ampia, dobbiamo poter contare su qualcosa che funziona, non su sparate che ci alienano i partner e non ci rendono più sicuri”.

Sottolineando che “sarebbe un gravissimo errore farci trascinare in un altro costoso conflitto terrestre in Medio Oriente”, come farebbero i due repubblicani che parlano di truppe di terra americane, Clinton ha preso in giro Cruz per aver invocato “bombardamenti a tappeto” dello Stato Islamico. “Proporli non ti fa apparire più duro, solo che parli a sproposito”.

L’ex segretario di Stato ha quindi attaccato Trump per le sue recenti dichiarazioni scettiche riguardo all’impegno nella Nato che Clinton ha definito “il miglior investimento che l’America ha fatto, nell’alleanza di maggior successo della storia”.

“Volgere le spalle alle nostre alleanze interromperebbe una politica estera bipartisan, adottata da decenni dai leader americani ed invierebbe un segnale negativo sia ad amici che a nemici” ha detto ancora la candidata democratica alla Casa Bianca spiegando che la speranza di Vladimir Putin è quella di creare divisioni in Europa.

One thought on “Clinton sbraita: “La vittoria di Trump sarebbe un regalo per il Cremlino”

  1. Con la vittoria della Clinton invece ci sarebbero molti regali per lei, per le banche e per le multinazionali, peccato che finirebbero tutti in fumo, bruciati da una terza guerra mondiale che questa pazza scatenata potrebbe causare.

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