Sono 1.662 i migranti giunti in Grecia dalla Turchia dopo l’ufficiale entrata in vigore, ieri, dell’accordo tra Unione europea e Ankara sulla gestione dei flussi migratori, stando a quanto riferito oggi dall’organismo di coordinamento della politica migratoria in Grecia (Somp). Gli arrivi si sono concentrati sulle isole di Chios (830) e Lesbo (698), vicino alla costa turca
.Secondo il portavoce del Somp, Giorgos Kyritsis, il fatto che gli arrivi continuino “crea oggettivamente un problema e solleva dubbi riguardo alle intenzioni di tutte le parti interessate”, dal momento che l’accordo prevede un maggiore sforzo da parte della Turchia per bloccare le partenze dalle sue coste.In base all’intesa, che prevede il ritorno in Turchia di quanti sono arrivati a partire da ieri, compresi i richiedenti asilo siriani, i migranti devono essere immediatamente condotti negli hotspot (centri di registrazione e identificazione) presenti in cinque isole dell’Egeo e quanti presentano richiesta di asilo possono rimanere in attesa che venga esaminata dagli esperti greci ed europei che Bruxelles si è impegnata a inviare a sostegno di Atene. Questo rende più che mai necessario ridurre i flussi migratori, per evitare un collasso degli hotspot.
Al momento, secondo il Somp, non sono ancora arrivati in Grecia i rinforzi promessi dall’Ue, circa 2.300 uomini tra esperti di asilo e agenti di polizia. “Ci auguriamo che le vacanze della Pasqua cattolica non diventino un fattore per ritardare il loro arrivo, perché la situazione richiede una risposta urgente”, ha aggiunto Kyritsis. (fonte Afp)