Ungheria: Orban accusa l’Europa di aprire le porte alle invasioni barbariche

 

A Budapest le celebrazioni della festa nazionale ungherese, che ricorda la rivoluzione del 1848, si trasformano in un palco dal quale il Premier Viktor Orban accusa l’Unione Europea d’aver aperto le porte alle invasioni barbariche.

Il premier ha espresso un messaggio ascoltato tra l’altro da circa 3.000 cittadini polacchi, venuti a Budapest per le celebrazioni: “Non possiamo lasciare che Bruxelles si metta al di sopra della legge” ha detto Orban. “Non permetteremo che spargano i frutti avvelenati delle politiche migratorie cosmopolite dell’Unione Europea. Non ci adegueremo ad importare il crimine, il terrorismo, l’omofobia e una banda di antisemiti pronti a dar fuoco alle sinagoghe”.

Qualche manifestante ha definito Orban “dittatore” per aver detto la verità. Nell’era della mistificazione chi pronuncia parole chiare viene subito criticato da chi non capisce cosa sta succedendo o  è colluso col potere sovranazionale.