Quindici anni di lavori forzati in Corea del Nord per aver rubato del materiale di propaganda: Otto Warmbier, 21enne studente degli Stati Uniti, era stato arrestato il 22 gennaio.
L’uomo era accusato di essere entrato nel Paese “in veste di turista con lo scopo di condurre attività criminali contro lo Stato, con la tacita connivenza del governo degli Stati Uniti e sotto la sua manipolazione”, come si legge nell’atto d’accusa.
Ha confessato di aver rubato uno striscione propagandistico nell’area riservata al personale dell’albergo che lo ospitava: un trofeo che gli sarebbe stato chiesto dalla madre di un amico, per la sua chiesa metodista. In cambio gli era stata offerta un’auto usata, o 200.000 dollari alla famiglia in caso di arresto.
La vicenda si svolge nel quadro di forti tensioni tra Corea del Nord e Stati Uniti, dopo le pesanti sanzioni volute da Washington e approvate dal Consiglio di Sicurezza in seguito al quarto test nucleare e al lancio di un razzo/satellite. E nel bel mezzo delle esercitazioni militari congiunte Stati Uniti-Corea del Sud. euronews