Grecia – SKOPJE, 13 MAR – Nonostante i ripetuti appelli delle autorità greche, che invitano i sedicenti profughi a lasciare il campo-inferno offrendo sistemazioni in centri di accoglienza in Grecia con servizi e cibo a sufficienza, la stragrande maggioranza preferisce restare in attesa a Idomeni almeno fino al prossimo vertice Ue del 17 marzo.
A Idomeni, il campo in territorio greco al confine con la Macedonia dove circa 12 mila migranti e profughi attendono ancora di poter continuare il viaggio verso l’Europa occidentale nonostante la chiusura delle frontiere lungo la rotta balcanica, è paura epidemie dopo che a due migranti è stata diagnosticata l’epatite A.
Come riferiscono i media macedoni, uno dei due malati e’ una bambina siriana di nove anni, che è già in cura e in condizioni stabili. Anche l’altro paziente e’ stato condotto in ospedale. Per quanto è possibile, considerando le condizioni igienico-sanitarie insostenibili, nel campo di Idomeni si cerca di adottare misure per scongiurare una contagio della malattia.
(con fonte ANSA)