Circa 3000 manifestanti hanno marciato attraverso il centro di Berlino, Sabato, contro la manipolazione del Cancelliere Angela Merkel sulla crisi dei rifugiati.
I manifestanti hanno hanno portato cartelli con la scritta ‘Merkel se ne deve andare” cantando slogan contro il Cancelliere. L’evento, organizzato dal gruppo “Noi per Berlino e Noi per la Germania “, ha chiesto le dimissioni della Merkel.
Circa 13 milioni di elettori tedeschi sono chiamati alle urne per le elezioni in tre stati, la Sassonia-Anhalt, il Baden-Wuerttenberg e la Renania-Palatinato. Un appuntamento già ribattezzato ‘Super sunday’, sulla scia del ‘Super tuesday’ americano, perché anche qui la posta in gioco è alta: il voto è considerato un test, un responso popolare alla politica di apertura di Angela Merkel nei confronti dei rifugiati, ma anche un indicatore del sostegno di cui godono i populisti di Afd, Alternative fuer Deutschland, che secondo i sondaggi non avranno difficoltà a superare la soglia di sbarramento del 5% e farsi così rappresentare nelle tre assemblee regionali.
Oggi circa 4mila persone sono scese in strada a Berlino per partecipare a due opposte manifestazioni in sostegno e contro la politica migratoria di Angela Merkel. Proprio vicino alla sede della cancelleria hanno sfilato quasi 3mila sostenitori di destra che hanno chiesto la liberazione della Germania dalla “invasione” di rifugiati e migranti.
Di contro, sotto la bandiera “asilo è un diritto umano fondamentale”, un migliaio di persone simpatizzanti della sinistra hanno protestato contro l’aumento del populismo in Germania.
Numerosi i poliziotti dispiegati per evitare gli scontri. Momenti di tensione si sono avuti quando circa 200 persone di sinistra (i soliti anti-democratici) hanno tentato invano di formare un blocco contro la marcia anti-migranti.