La Corte d’Appello di Teheran – sezione 54 – ha emesso la sentenza definitiva nei confronti del giovane regista di documentari, Keywan Kharimi. La sua pena è stata ridotta a un anno, anziché sei, come si temeva dalla precedente condanna. Dovrá subire anche 223 frustate e pagare una multa equivalente a 600 euro.
Le motivazioni sembrano tuttora confuse. Da una parte, si parla di blasfemia, relativa alla sua attivitá di produzione di video; dall’altra lo si accusa di fare propaganda contro lo Stato, attraverso il video da lui “Scrivere sulla cittá”, disponibile solo su Youtube.
Keywan Karimi venne arrestato il 14 dicembre 2013, con l’accusa di “propaganda contro il sistema”, per film del 2012, Neveshtan Rooye Shahr (Writing on the City). Dopo l’arresto fu tenuto in isolamento nella prigione di Evin, senza accuse e senza aver contatti con un avvocato.