TORINO, 8 MAR – Lavori di pubblica utilità, su base volontaria e non retribuiti, come ‘contropartita’ per l’accoglienza ricevuta e per sentirsi integrati nella comunità. A proporli a rifugiati e profughi sono la Città di Torino ed l’Amiat che hanno firmato un protocollo d’intesa approvato dalla giunta comunale. I lavori sono quelli relativi alla nettezza urbana: spazzare marciapiedi e aree verdi, raccolta delle foglie, svuotamento dei cestini.
Il progetto, che prevede moduli di 12 settimane con l’impiego di 20 persone a modulo per 6 ore il sabato mattina, è rivolto ai migranti con lo status di titolari di protezione internazionale inseriti nei percorsi di accoglienza Sprar. “L’accordo – sottolinea il vicesindaco Elide Tisi – evidenzia l’importanza del lavoro svolto in rete dalla Città con soggetti diversi, come le aziende partecipate, e condotto in una logica non di assistenzialismo ma di responsabilità”. Ogni sabato saranno organizzate squadre miste di volontari e dipendenti Amiat in tutte le circoscrizioni. (ANSA)