I medici volontari che aiutano chi soggiorna nella Giungla di Calais, in Francia, dicono di aver trattato sette ragazzi di età compresa tra i 14 e 16 negli ultimi sei mesi, i quali hanno affermato di essere stati vittime di stupro.
Gli operatori sanitari hanno detto che tutti avevano ferite compatibili con le loro accuse.
Per quattro dei ragazzi sarebbe stato necessario un intervento chirurgico, ma solo uno di loro ha accettato di andare in ospedale. Gli altri tre hanno rifiutato il trattamento sia per paura di ripercussioni, ma anche perché si vergognavano di ammettere che erano stati abusati.
I volontari temono ci sia un mercato del sesso all’interno del campo e hanno detto che ragazzi di età inferiore ai 13 anni hanno chiesto dei preservativi.
Uno dei volontari ha dichiarato: “Questi ragazzi hanno lasciato le loro case ed i loro genitori pensando di essere al sicuro e di andare verso a una vita migliore, in fuga dalla violenza, e invece finiscono con l’essere violentati in un campo profughi. Che questo stia succedendo in Europa lo rende ancora più inaccettabile “.
I volontari dicono di aver provato a lanciare allarmi per la prevenzione di aggressioni sessuali, ma ciò si è dimostrato in gran parte inutile perché “non c’è nessuno a sentirli”.