Bonino: l’immigrazione di massa continuerà al di là delle guerre

 

“Chiudere i confini per bloccare l’arrivo di rifugiati? O l’Europa torna in sé o la disgregazione europea, a partire da Schengen, è veramente alle porte”.

bonino

La storica esponente radicale, intervistata da LaPresse, è stata nelle zone della Turchia al confine con la Siria, dove ci sono i campi profughi. E sostiene che l’Immigrazione di massa è un fenomeno destinato a rimanere con noi al di la delle guerre. Guerre come quelle nella Siria, distrutta. Bonino ha toccato con mano il fatto che chi fugge dai conflitti per un pò cerca di restare vicino a casa in Giordania, Libano, Turchia, nella speranza di poter tornare, ma “quando dopo 4/5 anni perde questa speranza non c’è piu’ muro che tenga”.

L’ex ministro degli Esteri Bonino parla di milioni di rifugiati e – sottolinea- “non di migranti economici, ma rifugiati che vengono da Iraq, Afghanistan, Siria, Eritrea”. L’Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ) ha detto che sono 60 milioni nel mondo gli sfollati  e richiedenti asilo, gli apolidi per causa di forza maggiore e i sopravvissuti in fuga. “E per quanto riguarda il movimento africano solo uno su dieci bussa alle porte dell’Europa. – ha già fatto notare Bonino – Alla fine della seconda guerra mondiale i profughi furono 15 milioni nel mondo”.

Bonino chiama in causa la responsabilità del continente europeo, “il piu ricco al mondo, con 500 milioni di abitanti in declino demografico (aiutato proprio da lei con propaganda contraccettiva e aborto, ndr), un continente che – ha ricordato più volte – non riesce ad affrontare un problema che riguarda un milione di persone”.

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