Ad Hannover, nel centro del Paese, un poliziotto ha subito un’aggressione a mano armata da parte di una ragazzina. Armata di coltello, ha colpito l’agente al collo e alla gola. Ricoverato d’urgenza, è stato dichiarato fuori pericolo. La lama di sei centimetri è penetrata in profondità nel collo. “E ‘un miracolo che sia sopravvissuto”.
Come scrive il Giornale, l’attentatrice, invece, è stata immediatamente incarcerata. Si tratta di Safia S. 15 anni e da tempo nota alle forze dell’ordine per la sua militanza tra le frange islamiste più estremiste del Paese.
Safia è cresciuta ad Hannover e fin da bambina ha frequentato i gruppi più estremi di musulmani della sua città e una moschea tenuta sotto controllo dalle autorità, perchè ritenuta luogo di ritrovo di persone che avessero come obiettivo il sovvertimento dell’ordine costituito. Secondo gli investigatori è soprattutto n questo luogo che, progressivamente, è avvenuta la sua radicalizzazione. Già dal 2014, infatti, era nota alle autorità per la sua militanza. Attivismo, il suo, che preoccupava anche la madre, che temeva che la figlia volesse arruolarsi nelle fila del sedicente Stato islamico. “A inizio anno è andata a Istanbul” racconta alla Bild ” e temevo che non tornasse più per andare invece in Siria”. Safia invece è tornata e due mesi dopo si è resa protagonista di un tentato omicidio.
Secondo quanto descritto dai testimoni, la ragazzina avrebbe agito con totale freddezza e, dopo aver colpito la vittima, sarebbe rimasta ferma senza opporre nessuna resistenza all’arresto. L’unica cosa che ha chiesto agli agenti che la portavano via è stato di non rimuoverle il turbante dal capo.
poi dice che nascono i gruppi xenofobi e si sorprendono pure?