Governo e UE rilancino la domanda con politiche fiscali. Crolla carrello della spesa da +0,3% a -0,4%: risparmio di 54 euro per una coppia con due figli
Secondo i dati provvisori resi noti oggi dall’Istat, a febbraio l’inflazione diminuisce dello 0,2% su base mensile e dello 0,3% su base annua (era +0,3% a gennaio).
“L’Italia torna in deflazione. Un dato che dimostra come la domanda non sia affatto decollata e la crisi sia tutt’altro che finita. Altro che ripresa dei consumi!” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Le cause di questa deflazione, ossia le famiglie ancora in difficoltà, dovrebbero preoccupare il Governo italiano e l’Unione Europea, e non solo Mario Draghi. Non bastano le politiche monetarie per rilanciare la domanda, ma anche politiche fiscali degne di nota. In ogni caso, gli effetti del calo dei prezzi sono positivi, dato che consentono di ridare capacità di spesa alle famiglie in difficoltà” ha proseguito Dona.
“Per la prima volta scendono i prezzi del carrello della spesa, che passa da +0,9% di dicembre a +0,3% di gennaio a -0,4% di febbraio. In un solo mese i prezzi invertono la rotta di 0,7 punti percentuali su base annua. Una discesa, per non dire un crollo, che consente ad una coppia con due figli di risparmiare, in termini di minor del costo della vita, rispetto a gennaio, 54 euro su base annua. Per la sola spesa di tutti i giorni, una coppia con 1 figlio spenderà, invece, 50 euro in meno, un pensionato con più di 65 anni sborserà 27 euro in meno, -29 euro un single con meno di 35 anni, -40 euro una coppia senza figli con meno di 35 anni
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat