Con la tecnica dell’utero in affitto è nato in una clinica canadese il piccolo Tobia Antonio, figlio di Nichi Vendola e del suo compagno Eddy Testa. La madre genetica sembra sia californiana, ma di origini indonesiane, mentre il padre biologico è Testa. Il leader di Sel, 57 anni, dovrebbe veder riconosciuta la propria paternità in Canada, il paese del partner 38enne, ma non in Italia. Il secondo nome Antonio sarebbe stato messo in onore di Antonia, la madre di Nichi, scomparsa recentemente a 90 anni, ma anche del padre di Eddy, emigrante italiano in Canada.
La scelta di Vendola è stata criticata, sia in politica che sul web
Ecco la sua risposta, PUBBLICATA SU FACEBOOK:
Non c’è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca. Condivido con il mio compagno una scelta e un percorso che sono lontani anni luce dall’espressione “utero in affitto”.
Questo bambino è figlio di una bellissima storia d’amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita. Quelli che insultano e bestemmiano nei bassifondi della politica e dei social network mi ricordano quel verso che dice: “ognuno dal proprio cuor l’altro misura” (anche se capisco che citare Dante non faccia audience).