Farmacie al collasso a Palermo. A denunciare il difficile momento del settore è Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo-Utifarma, spiegando che “oggi fare farmacia è diventato un’impresa non più sostenibile”.
Secondo i dati forniti “nella provincia di Palermo, dove sono presenti 329 farmacie, una ha chiuso battenti e almeno altre 20 sono in grave difficoltà o in stato di pre-concordato fallimentare”. In Sicilia, su 1.440 titolari, 3 hanno dichiarato default nelle province di Siracusa e Caltanissetta e altri segnalano di accingersi a portare i libri in tribunale.
“In provincia di Palermo nel 2014 – spiega Tobia – la spesa farmaceutica netta a carico del Servizio sanitario nazionale è stata di 179 milioni di euro, con un’ulteriore riduzione del 13% rispetto al -8% registrato nel 2012 e nel 2013. Solo nel corso dello scorso anno abbiamo praticato sconti al Ssn per oltre 15 milioni di euro. Gli sconti, le trattenute e le spese di gestione e del personale hanno portato la redditività di ciascuna ricetta a un valore prossimo allo zero”.
“Il concorso bandito dal governo Monti col pretesto di garantire nuova occupazione, grazie al quale in Sicilia saranno aperte 222 nuove farmacie – denunciano Federfarma Palermo-Utifarma -, in realtà indebolirà ulteriormente il sistema e avrà l’effetto opposto, ossia licenziamenti di personale negli esercizi già esistenti”. “Come se non bastasse, il Consiglio dei ministri del prossimo 20 febbraio – prosegue Federfarma – ha all’ordine del giorno un provvedimento che, aprendo il settore alla grande distribuzione e alle multinazionali e liberalizzando la vendita dei farmaci di fascia C, avrebbe come conseguenza la distruzione del sistema tradizionale che con ingenti sforzi garantisce h24 un servizio pubblico di altissima rilevanza sociale, nelle città come nei paesi interni e montani, nelle aree disagiate o in quelle scarsamente popolate. Sulla possibilità – conclude Roberto Tobia – di rendere sostenibile l’impresa farmacia chiameremo a raccolta la categoria il prossimo 7 marzo a Palermo, in un confronto operativo, favorito dalla presenza dei massimi esperti nazionali in materia”.