A Belluno, in una scuola media, i bambini andranno a lezione da un imam.
I genitori della scuola “Antonio Pertile” di Agordo (Belluno) sono sul piede di guerra. Molte mamme dicono: “Io non lo mando mio figlio”. E si può capire. Martedì prossimo l’imam della moschea della città terrà una conferenza di fronte ai bambini.
“Non è razzismo, ma bisogna considerare i tempi che corrono – scrive una della mamme, su Facebook – è necessaria la presenza di qualcuno che spieghi e differenze, che sia cristiano”. Il confronto, ecco. Quelllo che manca. Il primo cittadino di Agordo, Sisto da Roit, è intervenuto sulla vicenda dopo le proteste dei genitori. “A quanto se ne sa – dice al Corriere – si tratta di un’iniziativa dell’istituto comprensivo; insomma , è parte dell’offerta formativa, e questo di per sé non è strano. E non è escluso che, nonostante il clamore, la cosa si faccia lo stesso. La protesta, sorta di opposizione preventiva, riguarda solo pochi genitori”.Poi aggiunge che “l’obiettivo dell’incontro pubblico è quello di offrire ai ragazzi una visione più completa delle religioni. Il problema è che alcuni genitori, a quanto si capisce, volevano un vero e proprio confronto”.
Sarebbe stato giusto portare anche un parroco a parlare insieme all’imam? I genitori pensano di sì. Senza considerare che proprio ieri nel NordEst è stato arrestato un reclutatore dell’Isis che contattava ragazzi da spedire alla Guerra Santa.
Anche nel bellunese gli investigatori hanno più volte trovato indizi di una cellula di terroristi. Troppo poco per “evitare” di portare un imam a scuola? Per il direttore scolastico, sì. Ma forse si poteva fare maggiore attenzione, ed evitare che l’imam salga in cattedra. “Quello che posso dire – continua il sindaco – è che ad Agordo c’è una certa comunità kosovara, musulmana: ma è composta da persone che non hanno mai dato noie, e che si sono integrate a tal punto da richiedere la cittadinanza italiana. In sintesi, è brava gente”.
Al momento la scuola non ha fatto sapere se permetterà anche al parroco di prendere parte alla lezione. IL GIORNALE