In meno di 2 mesi, già 110mila soldati islamici sono stati trasferiti via mare in Eurabia. 102.547 sono arrivati via mare in Grecia e 7.507 sono solo quelli che i tour operator di Stato sono riusciti a ‘salvare’ (prelevare) e traghettare in Italia. A questi vanno aggiunti tutti gli altri che nessuno sa e che sono approdati sulle coste, sia della Grecia che nostre, senza che nessuno se ne sia accorto. Inoltre bisogna aggiungere tutti coloro che arrivano via terra o con un permesso turistico
Se la matematica non è un opinione – spiega Armando Manocchia – e nonostante il periodo e le condizioni del mare, il trend resta questo (ma è molto ma molto più probabile che aumenti perchè il tempo, come il mare, migliorerà ) nel 2016 saremo invasi da minimo 1 forse 2 o anche 3 MILIONI di coloro che definire ‘migranti economici’ è più politicamente corretto che definire delinquenti e criminali, o più islamicamente corretto che prendere atto che sono jihdisti, talebani o terroristi…
Pordenone, rissa al centro profughi: ”Lo stavano praticamente lapidando”
A questo punto il ‘Piano’ per trasformare l’Europa in Eurabia è quasi realizzato, ci manca solo di soddisfare il desiderio degli italioti e eurodioti che vogliono la Turchia in Europa per aggiungere ai 70 MILIONI presenti nella Ue, altri 80 MILIONI di turchi rigorosamente musulmani. Con oltre 150 MILIONI di individui, i maomettani diventeranno la maggioranza nel Club Ue.
E, visto che è la Ue, e non mia zia Carolina, a decidere cosa dire o non dire, quanto mangiare o non mangiare, come curarci o non curarci, cosa indossare o non indossare, chi amare o odiare e quale Dio pregare o non pregare, i maomettani, i fedeli della cosiddetta religione di pace, amore e tolleranza, ci offriranno la libertà di decidere se convertirci o pagare la Jizya.
Eccovi così, la tanto decantata Eurabia di Oriana Fallaci, nonché l’attuazione di buona parte del Piano Kalergi.
Un esempio di chi arriva sulle nostre coste? Guardate i video
https://youtu.be/1HRiO6DebXw
https://youtu.be/JNLfmpazQOs
Come scrive IL NORD, I ministeri dell’Interno e degli Esteri tedeschi hanno inviato una lettera a 17 Stati che rifiutano di riprendersi i profughi cui e’ stato negato l’asilo, nella quale chiedono di accelerare le operazioni di rimpatrio. Lo riferisce la Bild, che ha visionato la lettera. Quindi, siamo al paradosso per il quale i ”poveri profughi” in realtà non sono affatto dei profughi, non li vogliono nemmeno i loro Paesi d’origine, trattandosi evidentemente di persone non gradite, delle quali altrettanto evidentemente i Paesi d’origine ora che se ne sono liberati sbarrano le frontiere per impedirne il ritorno.
I Paesi destinatari della lettera per ”sollecitare” i permessi ai rimpatri dei clandestini sono: Egitto, Algeria, Marocco, Etiopia, Benin, Burkina Faso, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Nigeria e Tunisia per l’Africa e Bangladesh, India, Pakistan e Libano per l’Asia.