“Gestire gli immigrati affidando il servizio agli amici grazie alle decisioni prese da un ex terrorista di Prima Linea che fu condannato a 22 anni. Un quadretto da brividi: solo la sinistra può riuscire a usare gli ex terroristi per sottrarre i soldi dei cittadini e destinarli alla questione immigrati”.
La denuncia arriva da Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana, che accusa il Comune di Scandicci di aver affidato all’Arci locale il servizio di “gestione dei fenomeni migratori”, grazie al parere positivo di una commissione di cui fa parte anche l’ex Prima Linea Nicola Solimano, in qualità di responsabile della Fondazione Michelucci. L’ex terrorista, “una persona che è stata ‘recuperata’ dopo il carcere, esattamente come Buzzi, e che ora restituisce il favore aiutando quell’associazionismo di sinistra che si intasca i soldi –100 mila euro in due anni -per studiare quanto stanno bene gli immigrati a Scandicci”, dice Donzelli al giornale.it.
“Siamo ancora una volta in presenza del solito e indecente quadretto di famiglia della sinistra che, anziché puntare sulla meritocrazia, dispensa incarichi agli ex brigatisti per favorire gli amici degli amici”.
Solimano, insieme al fratello Marco, fece parte negli anni ’70 di Prima Linea, la più importante e organizzata struttura terroristica italiana insieme alle Br. A Firenze, il 20 maggio 1978, il gruppo organizzò un’evasione di detenuti politici dal carcere delle Murate, durante la quale rimase ucciso Fausto Dionisi, un giovane carabiniere.
Marco Solimano si sarebbe dissociato dalla lotta armata, è presidente dell’Arci di Livorno, e per dieci anni è stato consigliere comunale prima dei Ds, e poi del Pd.