Il Viminale, in particolare il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, ha assegnato un bell’appalto da 8,7 milioni di euro proprio al colosso internazionale della consulenza Ernst&Young per il “supporto alla governance e alla gestione del Fondo asilo, immigrazione, integrazione 2014-2020”. La notizi è riportata nei dettagli da Stefano Sansonetti su lanotiziagiornale.it
LO SCHEMA
La multinazionale della consulenza dovrà effettuare attività che riguardano tutti i passaggi nella gestione del Fondo: supporto nell’attuazione dei piani di gestione dei flussi migratori, supporto nella revisione del Programma nazionale di gestione dei flussi, supporto al Viminale nei rapporti con la Commissione Ue e i soggetti istituzionali nazionali e comunitari a vario titolo coinvolti nella gestione del piano. Insomma, di fatto siamo “costretti” a sganciare 8,7 milioni di euro, prelevati dallo stesso Fondo, per farci aiutare dalla solita società di consulenza a gestire risorse per far fronte all’immigrazione. Attività per quale, poi, magari saremo criticati in Europa.
Che le società di consulenza abbiano in mano la vera gestione dei fondi Ue destinati all’Italia, del resto, è confermato anche dal recente bando Consip da 620 milioni “per l’erogazione di supporto specialistico e assistenza tecnica” alle amministrazioni titolari di programmi di sviluppo “cofinanziati dai fondi dell’Ue”. La solita cuccagna per le varie Ernst&Young, Kpmg e PwC.