Un ragazzo di 20 anni si è tolto la vita nel difficile rione Don Guanella a Napoli. Era figlio unico di buona famiglia e padre di un bambino di due anni. Ha deciso di compiere l’estremo gesto gettandosi dal balcone dei suoi genitori, dal settimo piano. Un intero quartiere è sotto choc, scrive il Mattino
Incontenibile il dolore degli amici che raccontano: «G. era disperato per la mancanza di lavoro».
«Avrebbe voluto solo una vita dignitosa – è il commento di Luigi Concilio, presidente de I Boss della Comunicazione – negata dalla malapolitica e dalle associazioni che mettono in primo piano solo rom e stranieri, dimenticandosi dei nostri ragazzi, perchè con loro non fanno business».
«Il dramma che lo ha ucciso – commenta il presidente della Municipalità Angelo Pisani – è quella mancanza di lavoro che non è una conseguenza del destino, bensì una colpa grave, un macigno pesante sulla coscienza di chi ha il dovere di assicurare un futuro lavorativo alle giovani generazioni e pensa invece solo al proprio tornaconto politico.