Una famiglia di San Cesario di Lecce sfrattata e cancellata dall’ufficio anagrafico dopo aver atteso per due anni l’alloggio popolare. E’ la drammatica quanto assurda situazione in cui si trovano da circa un mese i coniugi Paolo Miggiano e Francesca Astro e la loro figlioletta di 10 anni.
Per l’amministrazione comunale non esistono più, sono fantasmi: cancellati dall’anagrafe, hanno perso tutti i diritti di cittadinanza, compreso quello di accedere alle cure sanitarie, più che mai fondamentali in quanto il signor Miggiano è affetto da gravi patologie di salute. Non solo, la coppia, che da un anno vive in auto e, sporadicamente, in casa di parenti (dove ha invece sempre abitato la loro bambina), in virtù di questo provvedimento non potrà più avere la casa popolare dell’Erp nella cui graduatoria di assegnazione figurerebbe al sesto posto.
Del caso – portato alla luce dall’avvocato Stefano Gallotta, in qualità di presidente dell’associazione Codici -, si è occupata anche la Prefettura di Lecce che, con il vice prefetto vicario Aprea, il 26 gennaio scorso aveva inviato all’indirizzo del sindaco di San Cesario, Andrea Paolo Filippo Romano, una nota nella quale veniva illustrato il problema e chiesto di conoscere, con la massima urgenza, i provvedimenti che si intendevano adottare per “risolvere la grave situazione segnalata”. Dura la replica di Romano che, sempre a mezzo posta, tra l’altro, precisa: “Questo Comune ha seguito con scrupolo la normativa in materia di residenza, ed è stata avviata la procedura di cancellazione per irreperibilità dei signori sul territorio comunale”.
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