Londra – L’immigrazione e’ un tema molto caldo sia in Svezia che in Norvegia ma sembra che i governi dei due paesi stiani iniziando ad agire.
Nei giorni scorsi il giornale svedese Svenska Dagbladet ha scritto che il governo svedese vuole offrire al Morocco contributi economici al fine di riprendersi giovani immigrati provenienti da quel paese, dal quale non c’è ragione plausibile per accettare “rifugiati” dato che non è in guerra nè ora nè in anni passati e tanto meno è stato o è colpito da devastanti calamità naturali.
Di recente inoltre si sono verificati gravi fatti di cronaca aventi come protagonisti proprio giovani immigrati marocchini, individuati dalla polizia quali responsabili di furti e atti di vandalismo e di conseguenza le autorita’ svedesi hanno deciso di correre ai ripari.
Il governo pensa di costruire in Marocco – un po’ sulla falsariga di quanto ha fatto l’Austrialia nel Sudest Asiatico – un centro di accoglienza dove rispedire questi giovani marocchini cosi’ da offrire loro opportunita’ in Marocco e risolvere in parte il problema dell’immigrazione in Svezia. Ovviamente, una volta scontate le condanne per i reati compiuti in Svezia.
Ma la Svezia non e’ il solo paese che sta prendendo provvedimenti.
Infatti c’è notizia che anche il governo norvegese voglia costruire un centro di accoglienza a Kabul per spedirvi giovani immigrati afghani colpiti da decreto di espulsione dalla Norvegia, e si tratta di migliaia di migranti.
Tali provvedimenti sono una goccia nel mare dell’invasione in atto dal Nord Africa via Libia e Italia e dalla Turchia via Grecia e Balcani, ma dimostrano che i due Paesi scandinavi stanno seriamente cercando di risolvere il problema dell’immigrazione.
Ovviamente non c’e’ bisogno di aggiungere che in Italia non si sta facendo nulla in questo senso, visto che tali provvedimenti danneggerebbero gli affari delle varie cooperative e non a caso questa notizia e’ stata censurata, anche perchè dovendo spiegarla bisognerebbe infornare gli italiani del fatto che tutte le frontiere con l’Europa (Francia e Austria, ma anche Slovenia) sono tornate ad essere presidiate dalle polizie di frontiera degli Stati confinanti con l’Italia, dato che hanno “sospeso” il Trattato di Schengen che garantiva a chiuqnue la libera circolazione nell’Unione eruopea, una volta arrivato qua.
Noi ovviamente non ci stiamo ad allienarci alla censura e speriamo che questo articolo possa far svegliare gli italiani.
GIUSEPPE DE SANTIS – Londra – IL NORD