‘Lodi a morte’. E’ la scritta comparsa questa mattina sulla porta a vetri di accesso all’abitazione di Nicola Lodi, responsabile sicurezza della Lega di Ferrara, che ha condotto battaglie contro le occupazioni, per lo sgombero del Palaspecchi e contro il degrado. Dei fatti è stata informata la Digos, giunta stamane sul posto. Lodi ha, quindi, sporto denuncia contro ignoti.
“Un gesto vile e deplorevole che dice di un clima da emergenza democratica e rimanda a un’epoca che avremmo voluto dimenticare” commenta il capogruppo leghista della Regione Emilia Romagna e segretario della Lega Nord Ferrara Alan Fabbri, manifestando la sua “solidarietà e vicinanza” a Lodi. “Certo non aiuta – sostiene Fabbri – il clima che il Pd ha innescato. Un Pd che non sa accettare critiche, preferisce le querele alle risposte e non manca occasione per squalificare la dialettica politica gettandola sul personale”.
“Non aiuta neanche la condotta di personaggi legati ad associazioni come Viale K che, – aggiunge il capogruppo – invece di rispondere agli obiettivi che si sono dati, preferiscono fare politica, mostrandosi per quello che sono: nei fatti, organi di partito”. “Le minacce e i tentativi di intimidazione – conclude Fabbri – non fermeranno le nostre battaglie ma, al contrario, ci danno nuova forza per essere sempre più incisivi nelle nostre denunce”. ADNKRONOS
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Tipico avvertimento paramafioso.