di Armando Manocchia – – – @mail
Lo slogan di ImolaOggi.it è: “come vivere in questo Paese senza morire di rabbia“. Quando nel 2011 lo adottammo, si pensava che l’essere ben informati, il sapere la verità, la conoscenza di ciò che i Media di regime nascondono, non solo rendesse libere le persone, ma consentisse loro soprattutto di arginare, contrastare, difendere e magari combattere quella cloaca di classe politica e giuridica corrotta che tiene per le palle la popolazione italiana.
Oggi, nonostante il buon lavoro fatto e una consapevole presa di coscienza dei cittadini, questo slogan pare non essere più sufficiente. Oggi, ci vuole una solida corazza, una sorta di airbag che ci permetta si di mantenere la calma quando non resta altro da fare, ma anche di reagire, di protestare, di ribellarci per non accettare più lo status quo, le cose come stanno, ma di affrontarle al meglio. Come? A mio avviso – e lo dico da sempre – dal 2008 da quando ci hanno condannati a questa sedicente crisi indotta e gestita da poteri sovranazionali, non si è mai scesi in piazza per dire no, per dire a noi non va bene, noi non accettiamo le politiche di rigore e austerità imposteci per impoverirci e indebolirci e quindi meglio gestirci.
Ci siamo dimenticati che tutto ciò che in questo Paese abbiamo raggiunto in fatto di diritti e di libertà, lo abbiamo ottenuto attraverso ‘la piazza’, con gli scioperi, con le manifestazioni, con le proteste.
Dal 2008 ad oggi, non ricordo una manifestazione indetta da chicchessia che abbia portato in piazza oltre 50mila persone, fatto salvo il recentissimo Familiy Day. Ora, partendo dal presupposto che se non protesti, loro, gli indagati, gli imputati, i condannati, i ladri, i corrotti e i corruttori della classe politica e giuridica del nostro Paese lo percepiscono come un segno di ‘legittimazione’ (o debolezza).
Come si spiega che (per fortuna) per difendere la Famiglia si è stati capaci di scendere in piazza in tanti (2 milioni o fosse più o fosse anche soltanto un milione) e per l’altra Famiglia, quella più grande, la popolazione italiana, a cui sono stati tolti tutti i diritti e i valori non negoziabili a cominciare dalla sovranità, monetaria, politica e legislativa, nessuno muove un dito?
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