Nuova esibizione xenofila del cinese Ai Weiwei

 

L’artista cinese Ai Weiwei ha coperto le proprie opere esposte a Praga con i teli termici usati per i migranti e attirare così l’attenzione sulla condizione delle migliaia di persone in arrivo dal Medio Oriente.

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“A Lesbo ho visto migliaia di queste persone che arrivano ogni giorno in condizioni precarie e ricevono queste coperte a buon mercato per riscaldarsi. Ho voluto metterle sulle mie statue”, ha detto l’artista in un convegno tenuto oggi all’Università Charles di Praga, in vista dell’inaugurazione della mostra.”E’ una forma di protesta. Protesto contro il fatto che l’umanità sta scomparendo dai nostri cuori”, ha aggiunto Ai Weiwei, dicendosi “sorpreso” dal fatto che “i cechi sono contro l’accoglienza dei rifugiati”.

Secondo un recente sondaggio, quasi il 60% dei cechi si oppone all’ingresso di migranti e rifugiati, mentre il 30% è favorevole solo a condizione che tornino nel loro Paese una volta riportata la pace. Il presidente ceco Milos Zeman è noto per le sue prudenti posizioni sull’immigrazione selvaggia.

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Negli ultimi mesi Ai Weiwei ha moltiplicato le sue esibizioni propagandistiche contro la politica europea che, a suo giudizio, mette in pericolo la vita e la dignità dei migranti. Nelle scorse settimane ha posato su una spiaggia di Lesbo nella stessa posizione in cui venne ritrovato il bambino curdo Aylan Kurdi lo scorso settembre. La foto ha suscitato delle critiche a causa del cattivo gusto dimostrato nello strumentalizzare ancora una volta, a fini propagandistici, la morte di un bambino. (con fonte Afp)


 


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