La vicenda del tabaccaio Franco Birolo, condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione e al risarcimento di 325mila euro nei confronti della famiglia del ladro che ha ucciso, sta assumendo contorni davvero grotteschi. Degni, purtroppo, del paese in cui viviamo. Riprendo letteralmente da il Mattino di Padova e dal Gazzettino:
[…] “Venerdì a Palazzo di Giustizia si respirava un clima di solidarietà verso il giudice, sia da parte dei colleghi che dei sostituti procuratori. L’attacco tra i commenti dei pezzi pubblicati on line dalle varie testate era stato pesante” […].
E ancora:
[…] “Al fianco della dottoressa Bergamasco è scesa l’Associazione Nazionale Magistrati. Valuteremo se perseguire alcune persone per quanto hanno scritto» sottolinea il giudice Lorenzo Miazzi, presidente dell’Anm veneta […]”.
Ed infine:
“Dopo le minacce e gli insulti sul web per aver condannato il tabaccaio Franco Birolo, la Procura ha deciso di intervenire ordinando a carabinieri e polizia di sorvegliare l’abitazione del giudice Beatrice Bergamasco. Una sorta di scorta a titolo precauzionale. Contestualmente, è stato ordinato alla Digos di procedere alla identificazione degli autori dei commenti apparsi in internet spesso nascosti dietro a nomi di fantasia. Ieri, intanto, manifestazione della Lega a Correzzola”.
Dunque, ricapitoliamo: scorta per il giudice e provvedimenti giudiziari verso chi ha ecceduto nel criticare questa sentenza.
Bene, stando così le cose, io, Nicolò Petrali, figlio a mia volta di un tabaccaio che ha sparato e ucciso un rapinatore, chiedo alla Giustizia italiana, alla Digos, o a chiunque tuteli questo sistema criminogeno che tutto fa meno che l’interesse del popolo italiano, di prendere provvedimenti nei miei confronti. Niente querele però, non ho soldi da darvi. Arrestatemi direttamente. Prenoto un posto in cella al fianco del povero Franco Birolo. Sì arrestatemi perché, anche se non le ho scritte, ho pensato molte delle cose che ho letto qua e là per il web. Dunque, è come se fossi colpevole.
Lo dico chiaramente. Provo solo vergogna e ribrezzo per questo paese che tutela i delinquenti e condanna cittadini onesti. E non mi preoccupo del mio futuro perché non c’è futuro per nessuno qui. Quindi, arrestatemi pure. Sono pronto.
dal blog di Nicolò Petrali – – L’antistato
Provo solo vergogna e ribrezzo per questo paese che tutela i delinquenti e condanna cittadini onesti. E non mi preoccupo del mio futuro perché non c’è futuro per nessuno qui.