Sabato scorso il cardinale Angelo Scola è tornato a parlare di «meticciato» e incontro tra religioni per la giornata di San Francesco di Sales.
«Una società plurale deve essere il più possibile inclusiva, ma non può rinunciare al simbolo, altrimenti perde forza comunicativa. Per questo sono critico verso la laicità alla francese: non è pensabile creare uno spazio di neutralità, in cui tutti facciano un passo indietro sul tema delle religioni. Occorre che ciascuno si dica, si narri e si lasci narrare».
«Non si deve rinunciare ai propri simboli ma includere anche quelli degli altri – ha detto – per cui, non dobbiamo togliere il presepe dalle scuole, ma se aumentano i bambini musulmani, bisogna prendere le loro feste e inserirle nella dimensione pubblica: spiegare, non vietare».
Altro tema discusso durante l’incontro la costruzione di una grande moschea, come chiedono da tempo gli islamici milanesi. Chiara la posizione del cardinale: «Non c’è vera libertà religiosa quando non ci sono luoghi di culto. L’importante è che si sappia chi la promuove, perché e con quali finanziamenti». Scola ha anche sottolineato la necessità di rispettare chi c’era prima, ovvero che la nuova moschea non sorga troppo vicino a chiese simbolo del cattolicesimo come il Duomo o la basilica di Sant’Ambrogio.
Questi preti sono dei falsi cristiani, eretici che dovrebbero essere scomunicati e buttati fuori dalla Chiesa ! É assurdo che un sacerdote cattolico difenda l’ islam e appoggi la diffusione in Europa di una religione concorrente e da sempre ostile al cristianesimo ! Gli unici rimasti veramente fedeli al cristianesimo delle origini e che combattono l’ immigrazionismo sono i lefebvriani, gli altri sono ormai corrotti !