Nuove accuse di abusi sessuali su minori contro i caschi blu ONU

 

onu-CASCHI-BLUSono 69 i casi di abusi sessuali commessi – con tutta probabilità – dai caschi blu nelle missioni di pace delle Nazioni Unite nel 2015: a rivelarlo è stato venerdì Anthony Banbury, rappresentante del segretario generale per il supporto sul campo delle missioni di peacekeeping dell’Onu.

Parlando con i giornalisti al Palazzo di Vetro, Banbury ha affermato che 22 di questi casi sono stati commessi nella Repubblica Centrafricana, dove tra le vittime ci sono anche numerosi minorenni. E dove l’Alto commissariato per i diritti umani ha individuato anche 6 casi commessi da soldati europei, di nazionalità “non chiara”.

Il delegato Onu ha annunciato 4 nuovi casi di abusi sessuali su minori nella Repubblica Centroafricana che vedono coinvolti soldati e unità di polizia dell’organizzazione internazionale provenienti da Bangladesh, Congo, Niger e Senegal. Un’altra denuncia di violenza sessuale sempre su una minorenne riguarda invece un membro del contingente militare del Marocco.

C‘è rabbia per le strade di Bangui dopo che l’Onu ha confermato che sono state mosse nuove accuse di abusi sessuali su minori contro caschi blu e truppe internazionali in Centrafrica. Altri 12 bambini accusano i soldati di violenza sessuale nel campo profughi vicino all’aeroporto della capitale.

“Ancora una volta hanno causato problemi”, dice un uomo visibilmente sconvolto. “Queste azioni non fanno onore alle Nazioni Unite e fanno sì che la popolazione rifiuti le loro missioni”. I fatti risalirebbero al 2014 ma sono venuti alla luce solo alcune settimane fa. I soldati responsabili non sono ancora stati identificati.

Il segretario generale aggiunto incaricato della logistica delle missioni, Anthony Banbury, è apparso molto toccato dalla vicenda, mentre esponeva il caso all’assemblea dell’Onu a New York. Commosso ha detto: “E’ difficile immaginare lo sdegno provato da chi lavora per le Nazioni Unite e per la pace e la sicurezza quando accuse del genere vengono alla luce, specialmente quando riguardano minori, cosa che è davvero difficile da comprendere”.