Bruxelles, 25 gen. – Il debito pubblico italiano “resta molto elevato” e rappresenta pertanto “una grande fonte di vulnerabilità per l’economia italiana. L’alto debito pubblico riduce la capacità del Paese di rispondere agli choc economici e lo lascia esposto a possibili rialzi nei rendimenti dei titoli di Stato, mentre lo spazio per avere una spesa pubblica produttiva è anche limitato dal considerevole peso degli interessi (il 4,3% del Pil nel 2015)”.
Lo sottolinea il Rapporto sulla sostenibilità fiscale 2015 pubblicato dalla Commissione Europea. (AdnKronos)
La quota di sofferenze bancarie (200 miliardi) potrebbe rappresentare una fonte importante di rischi di passività a breve termine”. Così il rapporto della Commissione Ue sulla sostenibilità delle finanze pubbliche. Oltre ai npl, altre variabili (debito lordo e netto, necessità di rifinanziamento lorde) “indicano possibili sfide a breve termine”.