L’agenzia Médias-Presse-Info parla di «islamofollia. Qui l’operazione dhimmitudine è riuscita», afferma. La Diocesi di Annecy si era già fatta notare lo scorso agosto per un “pellegrinaggio islamo-cristiano”. Ora ha fatto il bis, reclamizzando la conferenza, svoltasi il 23 gennaio scorso ad Annemasse, Dipartimento dell’Alta Savoia, presso l’Auditorium Perrier. A tema, «Integralismo, radicalizzazione religiosa… Radici e rimedi».
Si tratta sostanzialmente di un’operazione-immagine, di un restyling del look voluto appositamente per presentare l’islam in una luce favorevole, «richiamandone i valori, fondati sulla tolleranza e sull’apertura all’altro (sic!-NdT)», analizzando le ragioni che spingono «certi giovani» verso la jihad, quasi si trattasse soltanto faccenda di qualche “testa calda”, di ragazzacci insomma… L’iniziativa sostiene di voler ricercare le cause del fanatismo e trovarne gli antidoti. A promuovere la conferenza, sono stati l’Rmf-Raduno dei musulmani di Francia, il Ccma-Centro culturale dei musulmani d’Annemasse ed il Crcm-Ra-Consiglio regionale del culto musulmano. Tutti rigorosamente islamici i relatori (imam, formatori, cappellani militari o nelle carceri, sociologi,…) con l’unica eccezione di Pascal Courtade, presente però in quanto responsabile dell’ufficio centrale dei Culti in forze presso il ministero dell’Interno.
La Diocesi d’Annecy ha pensato bene di caldeggiare la partecipazione all’incontro, ponendo l’invito addirittura sul proprio sito ufficiale e tra le notizie “In copertina”. Di fatto, la conferenza è stata un’autoincensazione unilaterale dell’islam, definito dall’imam Mohammed Bousekri la «religione della moderazione e del rifiuto del fondamentalismo». Tutto questo appare quanto meno imbarazzante, nello stesso momento in cui, soprattutto – ma non solo – in Oriente i Cristiani continuano ad essere massacrati, sgozzati, sterminati, stuprati e perseguitati proprio dai seguaci del Corano “applicato” (M. F.).
Nel Corano c’è scritto di usare la corruzione, la falsità, l’inganno ed anche di negare spudoratamente la vera natura dell’Islam, per conquistare territori non islamici.