di Maurizio Gustinicchi
Alla vigilia del World Economic Forum di Davos in Svizzera, William White presidente del Economic and Development Review Committee dell’OCSE a Parigi ed ex capo economista della Banca dei Regolamenti Internazionali, ha avvertito di un crollo imminente del sistema finanziario globale:
La situazione è peggiore di quanto non fosse nel 2007.. . . I debiti hanno continuato a crescere nel corso degli ultimi otto anni e hanno raggiunto livelli così elevati in ogni parte del mondo che sono diventati una potente causa di deflagrazione. Diventerà evidente nella prossima recessione che molti di questi debiti non saranno mai rimborsati, e questo sarà scomodo per un sacco di persone che pensano di possedere beni che valgono qualcosa.
White, il cui chiaro e vigoroso avvertimento delle crisi 2005-2008 rimase inascoltato, sottolinea che le banche europee sono fortemente esposte al debito dei mercati emergenti. La prossima crisi finanziaria, secondo White, è probabile che richieda una ricapitalizzazione massiccia di queste banche, che saranno in parte pagati dal “bail-in” dei depositanti in possesso di saldi eccedenti la garanzia dei depositi di € 100.000.