Roma – Oltre 8.000 i minori sbarcati a Lampedusa negli ultimi 5 anni, su un’isola che “oggi rappresenta tutte le porte di Europa che devono aprirsi all’accoglienza dei minori migranti”. Save the Children rinnova l’appello all’Europa e ai suoi membri per rafforzare l’intervento di salvataggio in mare. “Per troppi bambini e per le loro famiglie oggi le tante ‘porte d’Europa’ non rappresentano un approdo sicuro, ma segnano l’inizio di una nuova odissea”, ha dichiarato Raffaela Milano, direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children.
“Continua l’esodo dalle zone di conflitto di migliaia di persone che affrontano i rischi del viaggio, aggravati drammaticamente dalla stagione invernale: e i bambini sono le prime vittime di ipotermia e dei naufragi. Non si può aspettare inermi il verificarsi di altre tragedie annunciate. è indispensabile rafforzare immediatamente l’intervento di salvataggio in mare, soprattutto nell’Egeo; assicurare durante il viaggio dei migranti in Europa l’essenziale per essere protetti dal freddo e per rispondere agli altri bisogni primari; attivare canali alternativi e sicuri di accesso all’Europa, attraverso programmi di ammissione umanitaria perché, ad oggi, come ben sappiamo, l’unica possibilità di fuga consiste nel mettersi nelle mani dei trafficanti. è necessario, infine, che l’Europa tutta condivida le responsabilità dell’accoglienza rendendo effettivo il sistema di ricollocamento e definendo un sistema di asilo europeo”, ha sottolineato Milano. Negli ultimi cinque anni, 2011-15, sono stati 8.238 i minori sbarcati a Lampedusa, dei quali 1.428 accompagnati e 6.810 non accompagnati.
Ad oggi, presso il CPSA di Contrada Imbriacola, sono presenti 63 minori, di cui 58 non accompagnati, originari prevalentemente dell’Eritrea, del Gambia e della Somalia. Nel 2015 – riferisce Save the Children – sono arrivati via mare in Italia 153.842 migranti, tra cui 16.362 minori di cui 12.272 minori non accompagnati, di origine prevalentemente eritrea (3.089), egiziana (1.711), somala (1.296), gambiana (1.268) e nigeriana (1.006). Secondo le stime dell’organizzazione umanitaria, dal 1 gennaio 2016 alla data di ieri, 15 gennaio, sono approdati nel nostro Paese circa 780 migranti, fra i quali almeno 105 minori (5 accompagnati e 100 non accompagnati). Save the Children è presente a Lampedusa dal 2008. “Abbiamo condiviso, con la popolazione dell’isola e con i soccorritori, tutti i momenti più drammatici di questi anni, come i naufragi, e, allo stesso tempo, siamo stati testimoni della solidarietà e del naturale spirito di accoglienza con il quale le famiglie lampedusane hanno saputo soccorrere e accogliere chi arrivava via mare: da qui si dovrebbe partire nella definizione delle scelte in Europa e nel mondo, per non arretrare pericolosamente, come purtroppo oggi sta avvenendo, rispetto ai doveri inderogabili di protezione nei confronti di chi fugge ed è perseguitato”, conclude Raffaela Milano. (AGI)