«Sì, c’è una lobby gay in Vaticano». Il tema non è nuovo, ma a dargli sostanza — secondo l’intervista pubblicata dal giornale honduregno El Heraldo e riportata sul Corriere — è nientemeno che il cardinale Óscar Maradiaga, scelto dal Papa come coordinatore del «Consiglio» dei nove cardinali. Il giornale domanda se ci sono state «infiltrazioni della comunità gay in Vaticano», e Maradiaga risponde: «Non solo questo, anche il Santo Padre lo ha detto, si è arrivati ad avere perfino una lobby in questo senso».
Il Papa «a poco a poco sta cercando di purificare questo. Uno può capire gli omosessuali, e c’è una legislazione per occuparsene pastoralmente, ma ciò che è sbagliato non può essere una verità». Sul no della Chiesa ai matrimoni gay, Maradiaga aggiunge: «La legge naturale non può essere riformata».
Nel 2013 si disse che il Papa aveva parlato di «lobby gay» a dei religiosi latinoamericani. Ai giornalisti Francesco rispose: «Se ne scrive tanto, della lobby gay. Io ancora non ho trovato nessuno che mi dia la carta d’identità in Vaticano con scritto “gay”. Dicono ce ne siano. Ma si deve distinguere il fatto che una persona è gay dal fare una lobby. Se è lobby, tutte le lobby non sono buone. Ma se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?».
TI PIACE IMOLAOGGI? è on line senza banner pubblicitari, sponsor o click bait VUOI SOSTENERCI? Il Tuo contributo è fondamentale, ecco come puoi farlo!
|