Alle persone in fuga da conflitti e violenze “è fondamentale offrire una risposta organizzata, coordinata e condivisa che può soddisfare le richieste di sicurezza, evitando il rischio di un’accoglienza disordinata e sprovveduta”. Non ha dubbi il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.
In un’intervista a L’Osservatore Romano, alla vigilia della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (domenica 17 gennaio), Vegliò richiama il Messaggio del Papa e le parole rivolte al Corpo diplomatico, in particolare l’invito a non avere paura e la necessità di un “processo di mutuo adattamento” tra migrante e contesto sociale che lo accoglie.
Su profughi e richiedenti asilo, il porporato osserva: “L’Europa non ha ancora concordato un sistema di accoglienza unitario capace di rispondere in modo sistematico” alla loro protezione. Ogni Paese “mette in atto i propri standard e, per questioni di politica interna, alcuni reagiscono come se si trattasse di una questione di ordine pubblico e non umanitaria. (agensir)
ImolaOggi.it è on line dal 1997 senza sponsor, banner pubblicitari o click bait. Da Giugno 2015, per conservare autonomia e indipendenza, c’è bisogno anche del tuo contributo. |