Uno scontro fortissimo è in corso fra Polonia da un lato e Germania e UE dall’altro.
Per la prima volta la Commissione europea ha deciso di avviare contro la Polonia la procedura cosidetta dello stato di diritto, un meccanismo preliminare che consentirà a Bruxelles di analizzare se alcune riforme avviate dal nuovo governo polacco che, secondo gli eurocrati della dittatura UE, violano i principi europei sullo stato di diritto.
Il vice-presidente della Commissione Frans Timmermans ha precisato che non si tratta di una decisione politica contro la Polonia: “Abbiamo delle domande precise sul funzionamento della corte costituzionale e delle iniziative legislative del governo polacco che potrebbero avere un impatto sullo stato di diritto, abbiamo chiesto una spiegazione al governo polacco, siamo in un atteggiamento di cooperazione e dialogo con il governo. E’ nostro dovere”.
Il primo ministro polacco Beata Szdylo ha tentato la mediazione telefonando al presidente Juncker alla vigilia della riunione della commissione europea, ma davanti al Parlamento polacco il primo ministro ha utilizzato toni ben piu’ duri affermando che il suo governo non farà politica in ginocchio.
Bruxelles vuole far luce in particolare sulla riforma che mette i media pubblici sotto controllo dell’esecutivo, e della legge che consente una maggiore pressione politica sulla corte costituzionale. UE, Bruxelles e Berlino vogliono il controllo dei media (a Bruxelles il controllo governativo dà fastidio solo quando non in linea con i propri voleri, cioè solitamente, quelli di Berlino) Leggi >>>>>
Le riforme saranno probabilmente oggetto anche di un dibattito al Parlamento europeo, la settimana prossima.
La Commissione europea si è data tempo fino a marzo per valutare la situazione in Polonia e decidere se adottare misure piu’ severe contro Varsavia. (con fonte euronews)
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Spero che il legittimo e democraticamente eletto governo polacco resista agli attacchi della dittatura UE,insieme agli ungheresi,cechi,danesi ecc.!