A Imola, un anno e mezzo fa, una ditta, decide di riqualificare il proprio capannone, situato in una grigia zona industriale, decorandolo con un murales. Presenta la richiesta al comune, con tanto di bozza del disegno, ed ottiene il permesso per farlo. Nessuno si preoccupa di informarla della possibilità che possa essere applicata la tassa sulla pubblicità (la normativa in merito lascia ampi margini di interpretazione) e invece qualche settimana fa, gli viene notificato dall’I.C.A., l’ente esterno a cui il comune di Imola appalta le riscossioni dei tributi su pubblicità e affissioni, il pagamento mancato di un anno e mezzo di imposta più la relativa multa, per un totale di 35000€. L’azienda ricorre alle vie legali e per evitare di dover pagare la tassa anche per il 2016, copre il disegno. La cosa più grave però è che se l’azienda dovesse pagare la multa, si vedrà costretta a bloccare le assunzioni già in programma. Il comune fino ad oggi non ha preso una posizione chiara e, si legge dai giornali, imputa qualsiasi responsabilità ad I.C.A.
In attesa del processo riguardo questa vicenda, anche e soprattutto per evitare che casi come questi si ripetano, dopo aver raccolto un appello sui social media di molti cittadini,chiedo che nel corso del prossimo consiglio comunale la giunta si impegni circa:
- redigere un regolamento specifico sui murales, (come fatto ad esempio dal comune di Siracusa) che abbia effetto retroattivo e che specifichi senza fraintendimenti ed interpretazioni i casi in cui un murales possa essere inteso come patrimonio culturale, e quindi non tassabile, o pubblicità.
link: http://www.comune.siracusa.it/index.php/it/gli-uffici/931-settore-urbanistica/decoro-urbano/decoro-urbano-bozza-regolamento-murales/1388-decoro-urbano-bozza-regolamento-murales - rendere il regolamento comunale su affissioni e pubblicità più chiaro in modo da non permettere fraintendimenti e interpretazioni, dal momento che a far rispettare quel regolamento non è il comune stesso ma un ente privato esterno.
- che il sindaco Daniele Manca in persona prenda una posizione sul caso Cro.Mia, dando il proprio supporto, come in un caso analogo del 2014 riguardante un murales su una latteria nel comune di Tarzo.
link: http://www.qdpnews.it/index.php/tarzo/2722-latteria-sociale-revocata-la-multa-per-il-murales
Complimenti: quando i murales li fa fare il Comune nei sottopassi e ci organizza pure un festival allora è arte e dimostra quanto il buono e santissimo Comune è sensibile ai gggggggiovani. Quando il murale lo fa un privato non è uno che dà un po’ di allegria a una zona piena di capannoni tristi e grigi ma è uno schifoso truffatore che fa pubblicità occulta. Complimenti davvero! L’unica morale che posso dedurre da questa storia è: uno stupido senza potere è un essere innocuo, uno stupido al potere è l’essere più pericoloso al mondo.