Il numero degli iracheni rifugiati in Germania che vogliono tornare a casa è quasi decuplicato. Lo dicono i numeri registrati presso l’ambasciata irachena a Berlino, secondo il ministero degli Esteri tedesco. Si tratta dei veri profughi e non dei migranti economici molti dei quali con documenti falsi comprati al mercato nero in Medio Oriente o nei Balcani.
Attualmente sono 1.400 i rifugiati iracheni che hanno presentato richiesta per avere il passaporto per poter tornare in Iraq, scrive la Bild, mentre erano sono 150 a fine ottobre. Il giornale tedesco parla di notizia ”sorprendente”, ma non scioglie il quesito se questo incremento dipenda da un miglioramento della situazione nel loro Paese o dalla delusione per le condizioni di vita in Germania, dato che alcune interviste fatte da altri quotidiani tedeschi ai profughi che tornano in Iraq hanno messo in luce proprio questa ultima, come vera ragione.
Ad ogni modo, un’analoga situazione si registra anche in Finlandia, Paese che nel 2015 era tra le mete preferite dei profughi iracheni. Nell’ultimo periodo il governo iracheno ha introdotto una serie di incentivi per convincere i suoi cittadini a rientrare. IL NORD
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