1500 migranti passeranno al caldo quel che resta dell’inverno. Siamo a Calais, nel nord della Francia, dove sono stati ultimati 125 containers. Una sistemazione di 40 circa metri quadrati in cui hanno accesso prioritario le famiglie con i figli. Un’alternativa alla “giungla”, la tendopoli in cui vivono circa quattromila immigrati.
“Si tratta di un campo temporaneo, dopo i profughi troveranno accoglienza in Francia. Il nostro obiettivo è di dar vita a un processo di integrazione nella società francese”, spiega Nicolas Pauliac, capo della missione per la prefettura di Calais.
Nonostante le condizioni drammatiche della tendopoli,per i migranti non è questa la soluzione. Il loro sogno resta quello di attraversare la Manica per raggiungere il Regno Unito.
“Stare qui nelle tende o in un container per me è la stessa cosa. Voglio chiedere asilo politico nel Regno Unito”, dice un sedicente profugo siriano.
Questo campo è visto come un affronto dai residenti della zona che hanno appreso la notizia dal giornale locale e si sentono dimenticati. “Siamo costretti a partire. Non è normale. I politici non fanno niente”, dice Noël Lebrun del Collettivo “Les Oubliés”. (con fonte euronews)