In Turchia, a conti fatti, l’islam è sempre più la religione di Stato. Recep Tayyip Erdoğan modificherà orario e durata della pausa pranzo negli uffici pubblici. L’obiettivo del presidente turco è, infatti, favorire la partecipazione dei dipendenti statali alla preghiera islamica del venerdì.
“Abbiamo preparato una bozza di circolare per organizzare gli orari di lavoro del venerdì in modo da non limitare la libertà di preghiera”, ha annunciato oggi il premier Ahmet Davutoglu in un discorso al gruppo parlamentare del suo partito Akp. “È una difficoltà che tutti quanti abbiamo vissuto nelle nostre vite – ha continuato – ricordiamo tutti di essere andati alla preghiera di fretta, mentre ciò dovrebbe avvenire con serenità, calma e sentendosi a proprio agio”.
Le norme attuali per gli uffici pubblici prevedono generalmente una pausa pranzo tra le 12 e le 13, mentre la preghiera che i musulmani recitano all’ora di pranzo del venerdì e che dura circa mezz’ora è fissata alle 12 in inverno e alle 13 in estate. “D’ora in poi tutti andranno alle preghiere del venerdì in pace – ha aggiunto Davutoglu – per permetterlo, verrà mostrata flessibilità”. Il governo intende, infatti, assicurare ogni “un ambiente di celebrazione festiva che contribuirà ulteriormente alla nostra fratellanza”. “Chi vorrà potrà andarci e chi non vorrà potrà non andarci – ha concluso il premier – dipenderà solo dalla fede di ciascuno”. il Giornale