Sopravvissuti di Ramadi: “In città i cani affamati mangiano i corpi dei jihadisti”

 

Un macabro scenario di devastazione e morte raccontato dai sopravvissuti alla battaglia avvenuta la scorsa settimana a Ramadi fra forze governative irachene e militanti dell’Is. A raccogliere le drammatiche testimonianze di chi è fuggito durante i combattimenti è la CNN.

A parlare sono i civili portati in salvo dalla città in guerra, che raccontano di mesi passati senza viveri e di una Ramadi quasi totalmente rasa al suolo dai bombardamenti: “Abbiamo visto i militanti dell’Is quando abbiamo lasciato le nostre case – ha detto ai microfoni dell’emittente statunitense una delle tante rifugiate nel capo di Habbaniyah -, abbiamo visto i loro cadaveri nelle strade. I cani stanno mangiando le loro teste, perché di loro abbiamo notato solo mani e gambe”.

“Siamo stati senza cibo per due mesi, senz’acqua negli ultimi dieci giorni. E siamo rimasti sconvolti – ha continuato la donna – quando abbiamo lasciato le nostre case e ci siamo spinti fuori dalla città, abbiamo visto solo strade e case distrutte. Non riuscivamo a riconoscerla. Sembrava un’altra”.

“Loro (l’Is, ndr.) – ha spiegato fra le lacrime un altro rifugiato – non sono musulmani, sono bestie. Ringraziamo le nostre forze di sicurezza, dai soldati ai generali. Ci hanno salvato”. La città sulle sponde dell’Eufrate, situata a circa 110 km a ovest di Baghdad, era sotto il controllo del sedicente Stato Islamico da maggio dello scorso anno. adnkronos