Stasi, la polizia segreta della DDR: 200mila dipendenti. Dove sono ora?

Durante gli anni della Guerra Fredda è stato calcolato che la Germani Est avesse una spia ogni 59 abitanti. Ciascuno di loro lavorava, direttamente o indirettamente, per il ministero della sicurezza dello stato, ovvero per la Stasi.

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Dalla sua fondazione nel 1950 fino alla sua dissoluzione nel 1990, La Stasi è stata l’occhio segreto con cui il regime comunista della Ddr spiava i suoi cittadini. Ma non solo: anche a livello internazionale, la Stasi era all’avanguardia sia nello spionaggio che nel controspionaggio.

Erik Mielke e Markus Wolf sono stati gli uomini che hanno reso il ministero tedesco una macchina perfetta, un “Grande Fratello” paranoico, capace di “decomporre anime”, riscrivere biografie e condizionare la politica internazionale.

Stasi. La polizia segreta della DDR
con Ernesto Galli Della Loggia

200mila dipendenti…..Solo della STASI!!! Dove sono ora, che fine hanno fatto?
Per non parlare del resto dell’apparato di potere della DDR? Dove sono finiti quando è “caduto” il muro di Berlino? Tutti dissolti nel nulla? Gente altamente addestrata, vite dedite al controllo e la decomposizione delle anime……… Evaporati?

Ci vogliamo svegliare oppure no?

DOVE SONO FINITI COSTORO?

E anche tutte le altre persone che hanno popolato le burocrazie più o meno potenti di tutti gli altri Paesi del Patto di Varsavia, e dell’Unione Sovietica, DOVE SONO? Quello che stanno imponendo all’Europa, un pezzetto alla volta, è l’internazionalismo comunista, dove per “democrazia”, come nella DDR, si intende il centralismo burocratico e il livellamento delle culture nazionali nel grande calderone dei popoli, tramutati in masse da educare al mono-pensiero e se necessario trasportare come buoi da una terra all’altra per ottenere un grande rimescolamento e livellamento delle idee. Mirando all’instaurazione forzata del materialismo dialettico universale.

La vogliamo o no guardare in faccia questa realtà?