Sunniti e Sciiti, il Medio Oriente è una polveriera

 

Il Medio Oriente è una polveriera che spesso viene identificata genericamente nell’Islam. Ma all’interno di questa religione c’è una profondissima divisione che è alla base, spesso, di sanguinose guerre: i sunniti e gli sciiti. Sono due visioni della stessa religione che si confrontano da 1400 anni. Ed è il califfo nominato a successione di Maometto, nel 632 dopo Cristo, il punto di separazione tra sunniti (seguaci di Abu Bakr) e sciiti (fedeli a Ali, cugino e genero di Maometto).

sciiti-sunniti

I musulmani si dividono in due principali rami: sunniti e sciiti (TPI.it) . I sunniti costituiscono tra l’87 e il 90 per cento della popolazione complessiva di musulmani nel mondo. Gli sciiti costituiscono il restante della popolazione musulmana: tra il 10 e il 13 per cento.

I membri delle due scuole di pensiero hanno coesistito per centinaia di anni condividendo i princìpi fondamentali dell’Islam, spesso chiamati “i cinque pilastri”:

– Shahadatein: l’accettazione di un unico Dio e di Maometto come suo ultimo profeta;

– Salah: le cinque preghiere quotidiane obbligatorie;

– Zakah: la donazione del 2.5 per cento dello stipendio annuale ai poveri;

– Siam: il digiuno nel mese di ramadan;

– Hajj: il pellegrinaggio a La Mecca da fare almeno una volta nella vita (obbligatorio per tutti quelli che sono in grado di affrontarlo).

Se questi princìpi sono pressoché identici, quali sono le differenze tra sciiti e sunniti? Riguardano i rituali, la legge, la teologia e il modo di organizzare la società.

Il significato dei termini sunnita e sciita

– Il termine sunnita deriva dall’arabo Ahl al-Sunnah che significa “il popolo delle tradizioni [di Maometto]”. I sunniti ritengono di essere la scuola di pensiero più ortodossa e tradizionalista dell’Islam.

– Il termine sciita deriva dall’arabo Shi’atu Ali, ovvero “sostenitori [politici] di Ali”, genero di Maometto.

La scissione

Subito dopo la morte del profeta Maometto nel 632, i musulmani si divisero in due rami: il primo, i futuri sunniti, sosteneva che il nuovo leader della comunità musulmana, ovvero il legittimo califfo, fosse Abu Bakr, compagno di Maometto e importante studioso islamico.

Il secondo ramo, i futuri sciiti, sosteneva che diventare califfo fosse invece un diritto riservato ai discendenti di Maometto e che quindi spettasse a Ali ibn Abi Talib, il genero del profeta, dal momento che Maometto non aveva figli maschi.

Molte scuole di pensiero sunnite ritengono che gli sciiti siano i peggiori nemici dell’Islam. A differenza degli ebrei e dei cristiani che sono considerati più semplicemente miscredenti, gli sciiti sono spesso visti come eretici e vengono accusati di venerare il loro Imam Ali e i suoi discendenti.