di Stefano Davidson
Auto a 30 all’ora?.
1) Eurispes: «a Milano e a Roma le velocità medie sono anche inferiori ai 10 km/h».
2) Gli esperti del settimanale Al Volante spiegano che a 30 all’ora la velocità è troppo bassa per utilizzare una marcia alta (non si riuscirebbe a innestare la terza) e quindi i motori sono costretti a lavorare a un regime di giri superiore, peggiorando il rendimento, cosa che provoca un inquinamento pari se non superiore.
Una condizione che fra l’altro logora maggiormente le parti in movimento del motore, i tragitti e le soste al semaforo si allungano e con essi i consumi di carburante e le emissioni.
3) I 30 all’ora sono complicati da tenere costantemente nel traffico e nelle strade di città (come ogni altra velocità, del resto), e spunta un altro problema: chi certifica la permanenza nel limite? Servirebbe ritarare tutte le autovelox a disposizione. Ma poi, veramente i comuni avrebbero il coraggio di multare chi procede, esempio, a 40 all’ora?
4) I 30 all’ora sono una condizione di utilizzo impensabile per una qualsiasi automobile attuale.
5) “Estimating PM-emission reductions from speed management policies” (Stime della riduzione delle emissioni di polveri sottili attraverso l’abbassamento delle velocità) uno studio redatto in Belgio recita: «È improbabile se non impossibile che ridurre i limiti di velocità si traduca in una significativa riduzione di emissioni di Ossidi di Azoto e Anidride carbonica.
Mantenere una velocità di 50 Km/h è un impresa se non si viaggia o in seconda tirata o in terza quasi impallando il motore, adesso il burocrate di turno che viaggia con l’autista ed in corsia preferenziale, vorrebbe imporre il limite dei 30 Km/h per ridurre l’inquinamento obbligando la gente a tenere il motore acceso per quasi il doppio del tempo.