“I Centri di identificazione ed espulsione vanno chiusi” perché sono “disumani e inefficaci”. Lo ha detto ai microfoni di Rai News 24 il senatore Pd Luigi Manconi, in visita oggi al Cie romano di Ponte Galeria. “Questi – ha ricordato – sono luoghi orribili. Qui a Ponte Galeria ci sono tante donne costrette alla prostituzione che non possono chiedere protezione e asilo perché la loro è considerata una migrazione economica, quasi che fosse una opportunità professionale”.
“Questi centri – ha continuato – non solo non aiutano l’integrazione, ma nemmeno la minima convivenza. Maschi adulti vengono rinchiusi in un luogo dove non c’è assolutamente nulla da fare. Fino a qualche tempo fa non potevano entrare neanche le racchette da ping pong, perché considerate armi improprie, e persino le penne erano vietate. Nessuna violenza – ha aggiunto riferendosi alle rivolte che anche a Ponte Galeria si sono, anche recentemente, verificate – può essere giustificata ma forse questo quadro può aiutare a comprenderne le origini”.”
La soluzione – ha continuato – è chiudere questi centri. Nei momenti di massimo successo, il 42% veniva identificato ed espulso. Questi centri sono costosissimi e inefficaci rispetto allo scopo: se nei momenti migliori sei su dieci non riescono a essere identificati, chiaramente questo strumento oltre che disumano si rivela inefficace”. Si tratta di strutture sulle quali “bisogna vigilare e farlo tutto l’anno. Se riusciamo a venire anche il 31 dicembre – ha concluso Manconi – portando qualche dono a queste donne infelici, credo che facciamo nient’altro che il nostro dovere”. (LaPresse)
E l’alternativa quale sarebbe?Porte spalancate a tutti,ma proprio a tutti?
Tipico dei sinistri.