La Russia ha diffuso le spettacolari immagini di quelle che ha presentato come le prove del contrabbando di petrolio dell’Isis verso la Turchia e dei bombardamenti russi sui convogli con l”oro nero’ dell’autoproclamato ‘califfato’.
A Mosca, in un briefing con la stampa organizzato al ministero della Difesa, i generali russi hanno prodotto video e immagini aeree dei caccia russi che polverizzano lunghe colonne di camion cisterna, che starebbero trasportando petrolio da vendere sul mercato nero: seduto al tavolo delle conferenze, in un’enorme sala proiezioni, un alto ufficiale, il generale Sergei Rudskoy, ha illustrato le immagini che scorrevano alle sue spalle su uno schermo gigante.
Secondo il Cremlino, riferisce il quotidiano britannico Telegraph, solo nell’ultima settimana sono state distrutte 17 colonne di mezzi; e da quando e’ cominciata la campagna aerea in Siria, a settembre, Mosca ha ridotto in fumo quasi 2mila camion cisterna.
Le immagini sono destinate ovviamente a irritare la Turchia, con la quale Mosca ha ingaggiato un testa-a-testa frontale dopo che gli F-16 di Ankara hanno abbattuto uno dei caccia russi impegnati nelle operazioni. Tra l’altro, nelle scorse settimane il governo di Mosca ha pubblicamente accusato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan e la sua famiglia di fare affari con il petrolio dell’Isis.
Secondo Mosca, sono stati visti 12mila camion, andare e venire dalla Turchia, attraverso il valico di frontiera di Zakho, vicino tanto alla frontiera turca con la Siria che a quella con l’Iraq. Per Mosca, si e’ registrata anche una deviazione dal percorso consueto dei convogli, proprio per cercare di sfuggire ai bombardamenti russi, ma “la Turchia rimane comunque la destinazione finale della rotta di contrabbando”. (AGI)
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