Lo smog, il terrorismo ambientalista e le balle di Grillo & co (Pd)

 

Non si parla altro che di smog. In tv, sui giornali, sui siti, sui social network. L’inquinamento atmosferico è improvvisamente diventato il principale dei nostri problemi. Per carità, qualche motivo di preoccupazione c’è. Ce ne accorgiamo tutti, basta fare una passeggiata in centro a Milano per accorgersene. Ma è il caso di andare coi piedi di piombo. E non drammatizzare.

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Ieri il blog di Beppe Grillo lanciava l’allarme: “Morti di guerra in tempo di pace: 68mila”. L’articolo si basava sulle proiezioni diffuse dall’Istat: il 2015 si chiuderà con 68mila morti in più rispetto al 2014. Secondo Grillo le morti sono dovute all’inquinamento atmosferico.

“Come ai tempi delle grandi guerre – si legge sulla gazzetta ufficiale del Movimento 5 Stelle -, le città italiane non sono state bombardate dalle potenze straniere, ma vivono sotto l’assedio di nemici silenziosi. Lo smog sta rendendo le città italiane sempre più simili a Pechino. Nel frattempo l’inquinamento ci avvelena, avvelenano i fumi dell’ILVA, avvelena la diossina che fuoriesce dagli inceneritori e che finisce dentro il nostro cibo, avvelena l’acqua che beviamo che scorre in tubature d’amianto. Giovani o vecchi, ci si ammala sempre di più e non ci sono i soldi per le cure nè per le medicine, con la crisi i soldi è meglio usarli per mangiare (alimenti probabilmente contaminati). Si stringono i denti e si tira avanti, ma per poco”.

Un allarme giustificato? Tecnicamente una boiata. Non lo dico io, lo dicono gli esperti. Leggiamo cosa ha scritto Silvio Garattini oggi in prima pagina sul Messaggero, ricordando prima di tutto che i dati dell’Istat sono proiezioni e non ancora dati consolidati: “E’ ovvio che non ci può essere solo un fattore, ma una serie di concause. Una delle ragioni più evidenti può dipendere dalla minore vaccinazione contro l’influenza a causa di un madornale errore interpretativo sulla tossicità di un vaccino che determinato la sfiducia degli anziani che non si sono vaccinati. (…).

Un’altra ragione per l’aumento della mortalità potrebbe essere legata proprio all’aumento della popolazione anziana che comporta un incremento di patologie cardiache, polmonari e tumorali che tuttavia è difficile che possano avere una influenza così forte sulla mortalità. Una terza ragione è certamente in rapporto con la crisi economica che ha indotto una povertà inattesa (…) è noto che la povertà cosiddetta socio economica è una delle più importanti ragioni di morbilità e quindi di mortalità. Infine un altro argomento che ha trovato molto spazio a causa della sua facile strumentalizzazione politica è rappresentato dall’inquinamento e in particolare dallo smog che è all’ordine del giorno per la sua persistenza”.

Quindi lo smog sarebbe soltanto “uno” dei possibili fattori che hanno contribuito al (probabile) aumento della mortalità, insieme alla riduzione delle vaccinazioni. Ed è utile ricordare che la demonizzazione dei vaccini è uno dei temi che ha sempre trovata terreno fertile nell’humus complottardo e paranoico di un certo grillismo.

Non vi basta Gratteri? Ci pensa anche Umberto Veronesi a mettere in discussione le teorie scientifiche dell’ex comico genovese: “Bisogna andare molto cauti prima di affermare che lo smog è come un bombardamento per le città, con aumenti di mortalità superiori al 10% in un anno – scrive l’oncologo su Repubblica -. Quando lo smog è occasionale, come nelle nostre città, è sicuramente dannoso per la salute, ma la mortalità che determina si osserva nel lungo periodo è non è facile da stabilire con precisione”. Poi lo scienziato evidenzia le varie cause dell’inquinamento (auto, riscaldamenti) e indica una ricetta: “La soluzione ideale sarebbe l’utilizzo di energia nucleare producibile oggi con piccole moderne centrali sotterranee. Ma il dibattito sul nucleare in Italia è addirittura un tabù”. Toh! Il nucleare sarebbe una soluzione! Ma i fondamentalisti del cretinismo (sedicente) ecologista si strappano i capelli e scendono in piazza al solo pensiero, ottenendo l’effetto opposto: un maggiore inquinamento. Tra costoro, ovviamente, c’è anche Grillo, che si diverte a inquinare l’informazione facendo terrorismo ambientalista e raccontando balle.

PS

Sulla bufala grillina dello smog vi consiglio anche l’editoriale del direttore di Formiche

Francesco Maria Del Vigo  – – blog il Giornale