Un altro Natale di sangue per i cristiani delle Filippine. Filippine, ribelli musulmani attaccano villaggio cristiano: 14 morti
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Ribelli musulmani hanno attaccato un villaggio cristiano nel sud delle Filippine, nell’isola di Mindanao. L’assalto condotto contro le comunità cristiane è costato la vita ad almeno quattordici persone, come ha denunciato l’esercito di Manila.
Un portavoce regionale militare, il capitano Joan Petinglay, ha dichiarato che le vittime comprendono nove residenti di villaggi cristiani uccisi a colpi di arma da fuoco dai ribelli dei Combattenti per la Libertà del Bangsamoro Islamico e almeno cinque ribelli uccisi dalla forze governative. I combattimenti hanno interessato le province di Sultan Kudarat, Maguindanao e Cotabato. Petinglay ha aggiunto che circa 200 ribelli hanno preso parte all’attacco. I ribelli sarebbero ‘fuoriusciti’ del Fronte di Liberazione Islamico Moro, contrari ai negoziati di pace intavolati con il governo.
Il gruppo Bangsamoro vuole creare uno Stato islamico nel sud del Paese a maggioranza cattolica, un obiettivo condiviso da un altro piccolo gruppo militante, Abu Sayyaf, noto per bombardamenti, decapitazioni e rapimenti di stranieri nella parte occidentale di Mindanao. L’attacco di oggi rompe la tregua stabilita tra il Fronte di Liberazione Islamico Moroe il governo, un cessate il fuoco di 12 giorni a partire dal 23 dicembre per le celebrazioni del Natale e le vacanze di Capodanno. Le forze dell’ordine hanno messo sotto sorveglianza centri commerciali, chiese, stazioni di autobus e terminal dei traghetti per tutelarsi da possibili attacchi.