Sydney – Stretto d’assedio in Siria ed in Iraq, oltre al ‘piano B’ in realizzazione in Libia a Sirte, Derna e Agedabia, Isis sta lavorando per creare un altro califfato nel Pacifico nello sterminato arcipelago indonesiano, il Paese con il maggior numero di musulmani al mondo: oltre 200 milioni.
A lanciare l’allarme è il governo australiano. Secondo il ministro della Giustizia George Brandis “Isis ha l’ambizione di incrementare la sua presenza e il livello delle sua attività in Indonesia, sia direttamente che attraverso ‘affiliati'”, riferimento alle formazioni jihadiste già presenti nel Paese.
In un’intervista al quotidiano The Australian il ministro ha usato l’espressione “califfato distaccato” ossia “un Isis oltre il Medio oriente, che ha identificato l’Indonesia come luogo dove realizzare i suoi piani”. L’allarme del ministro australiano giunge poco dopo l’intervento della polizia di Giacarta che ha sventato una serie di attentati suicidi. Al termine di tre giorni di raid nell’isola di Java la polizia indonesiana ha sequestrato esplosivi e bandiere come quelle di Isis ed ha arrestato una cellula formata da 9 jihadisti. Gli obiettivi erano centri commerciali, commissariati e le minoranze religiose nel Paese. (AGI)
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