Milano, albanese evade dal carcere minorile ‘scalando’ un muro di nove metri
Un giovane albanese di 17 anni è evaso dal carcere minorile di Milano, Cesare Beccaria, dove si trovava per scontare una pena per rapina. L’episodio è avvenuto nella giornata di domenica tra le 9.15 e le 10.
Il ragazzo ha scalato con agilità il muro di nove metri, aiutato dal punto dove questo confina con un cancello, poi ha percorso la cima della parete fino a trovare un tetto per calarsi. Infine è svanito nel nulla. A dare la notizia è Marinella Rossi sulle pagine de Il Giorno.
Il giovane era al Beccaria da due mesi. Il fatto è avvenuto durante l’ora d’aria: una volta dato l’allarme, le ricerche si sono concentrate all’interno del muro di cinta perché l’impianto anti-scavalcamento non si era attivato. “Si è quindi perso moltissimo tempo – spiega il Sappe (sindacato polizia penitenziaria) in una nota – cercando nei vasti spazi non presidiati né dalle telecamere né dagli agenti”.
C’è di più. Scrive ancora il sindacato:
“L’unica telecamerache avrebbe potuto inquadrare l’effettiva fuga al di fuori delle mura, cioè quella del cancello d’ingresso, era disattivata da tempo“.
Un dettaglio imbarazzante per l’istituto di pena. V’è poi il sospetto che il 17enne possa essere stato aiutato da qualcuno all’interno, i compagni che hanno distratto le guardie, e da qualcuno all’esterno. Di certo il giorno prima aveva ricevuto la visita dei genitori e del fratello.