Esibizione xenofila in una chiesa di Genova dove, invece di commerare degnamente la nascita del Bambino (relegato invece in secondo piano, in un minuscolo presepe con un’orribile statuina stilizzata) si ricordano i migranti.
GENOVA, 20 DIC – Un Presepe particolare, con una barca spezzata posta sotto l’altare “per ricordare a noi in che acque navighiamo”. Lo ha realizzato don Porcile nella chiesa di Genova Sturla per non dimenticare “le vite spezzate di chi, qui da noi, non ce l’ha fatta” e “le vite stroncate di chi è partito da terre lontane, disperato, e nel mare ha trovato la tomba, o ha perso una persona cara”.
L’originale composizione colpisce per la prua della barca, un gozzo spezzato a metà, posizionata sotto l’altare. ansa
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Don PORCILE, mai come in questo caso: NOMEN OMEN !!!!
don porcile:un nome, un programma.