Se rinunciassimo a crocifisso e presepe dovremmo rinunciare anche a Dante e Manzoni

 

danteLa polemica circa l’opportunità – o meno – di togliere il crocifisso dalle aule scolastiche, o di fare o no il presepe nelle scuole statali, è nuovamente impazzata sui giornali e nei talk show subito dopo le stragi di Parigi del 13 novembre. Ma è una polemica vecchia di almeno un decennio.
Avevo già avuto modo di scrivere che la laicità dello Stato nulla c’entra con il crocifisso o il presepe, infatti si può essere laici e allo stesso tempo credenti, quindi chi invoca in tal senso la laicità dello Stato è del tutto fuori strada!

E fuori strada sono anche coloro che si professano atei e chiedono la rimozione della simbologia cristiana dalle scuole: il professarsi atei è – già di per sé – una stortura logica, infatti l’ateo non dovrebbe avere proprio nulla da professare ma dovrebbe essere del tutto indifferente alla simbologia religiosa, qualunque essa sia. All’ateo, per dirla con parole povere, non interessa assolutamente nulla né del crocifisso né del presepe, altrimenti non è più ateo ma militante anti-religioso. E son due cose ben diverse!

A questo punto, se anche – per assurdo – dovessimo accettare di rimuovere crocifissi e presepi dalle scuole perchè “urtano” la sensibilità altrui, cosa dovremmo fare con le opere di Dante e Manzoni, oppure con l’affresco di Giovanni da Modena nella Basilica di San Petronio a Bologna?

Quelli che fanno finta di niente, e sono davvero tanti, dovrebbero ammettere che La Divina Commedia è un’opera letteraria interamente cristiana, dove la nostra religione è la cornice strutturale di tutte e tre le Cantiche. In particolare, spiccano le prime sette terzine del XXXIIIesimo Canto del Paradiso, ossia la preghiera di San Bernardo alla Vergine: il punto più alto dell’elogio alla cristianità!

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,

Ma v’è di più. Dante arriva a commettere addirittura un “sacrilegio”: pone il profeta Maometto all’Inferno!

Mentre che tutto in lui veder m’attacco,
guardommi e con le man s’aperse il petto,
dicendo: «Or vedi com’ io mi dilacco!

vedi come storpiato è Mäometto!
Dinanzi a me sen va piangendo Alì,
fesso nel volto dal mento al ciuffetto.

Quindi, dopo aver rimosso crocifisso e presepe, e dopo aver vietato La Divina Commedia, dovremmo censurare anche I Promessi Sposi e La Pentecoste del Manzoni?
I due principali messaggi dell’intera opera de I Promessi Sposi, infatti, sono quelli del pentimento cristiano (l’Innominato) e della Divina Provvidenza (la pioggia liberatrice che sconfigge la peste), mentre, ne La Pentecoste (che è un inno sacro), il Manzoni riesce a rappresentare in modo completo l’unione della cristianità con l’umanità.

Di liete voglie sante;
Brilla nel guardo errante
Di chi sperando muor.

E che dire delle opere d’arte? L’arte medievale italiana è, infatti, interamente cristiana: da Piero della Francesca a Giotto, da Antonello da Messina a Giovanni da Modena….
A proposito di quest’ultimo, ha suscitato particolare scalpore – dopo circa sei secoli – l’affresco nella Cappella dei Re Magi (Cappella Bolognini) in San Petronio a Bologna, dove l’artista raffigura il profeta Maometto all’Inferno, cioè esattamente lì dove lo colloca Dante ne La Divina Commedia (XXVIIIesimo Canto). L’immagine è quella di Maometto seminudo e dileggiato, quindi seviziato e percosso da demoni feroci.

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Vogliamo dunque rimuovere l’affresco di Giovanni da Modena? Vogliamo quindi censurare La Divina Commedia e I Promessi Sposi? Vogliamo inoltre, visto che ci siamo, vietare anche la lettura de I Sepolcri del Foscolo?

Giù le mani dalla nostra cultura e dalle nostre tradizioni! Per restare in tema: non ai posteri, ma a noi, l’ardua sentenza!

Giuseppe PALMA

One thought on “Se rinunciassimo a crocifisso e presepe dovremmo rinunciare anche a Dante e Manzoni

  1. Come non essere d’accordo con il Signor Giuseppe Palma, aggiungerei che ce ne vorrebbero anche più di uno anche le Governo Italiano in quanto ci sono chi rema contro la nostra cultura, la nostra religione,le nostre usanze per far piacere a Clandestini e terroristi.

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